lunedì 21 ottobre 2013

Gelosia


Crescendo hai sviluppato un rapporto strano -e quando mai...- con la gelosia. In piccole dosi è un'emozione che quasi ti piace, che ti fa sentire di tenere a qualcuno e che ti fa apprezzare di più quella persona e quando sei tu l'oggetto della gelosia ti dà qualche soddisfazione. Purtroppo non sempre riesci a far si che le dosi rimangano piccole e la colpa è solo tua.

Negli ultimi giorni la gelosia ti ha preso e rigirato come un calzino, ti ha tenuto sveglio una notte e ti ha fatto riflettere in maniera negativa, zenisticamente parlando, su diversi aspetti della tua vita. Hai visto il peggio in cose, persone e situazioni. Sei andato oltre, hai raggiunto la meta-gelosia, quando hai iniziato a non capire più se ti dava fastidio la gelosia in sé o la consapevolezza che lei si divertisse a vederti in quello stato.

Da come ne parli sembra una tragedia, ma il tutto è durato due giorni e la notte che li separava. Dopo di che, grazie a Dio, sei riuscito a trovare sollievo in complessi ragionamenti che ora vuoi regalare al mondo o almeno ai 74 lettori che ti hanno permesso di fare le scarpe a un capolavoro della letteratura.

Non avevi mai ragionato davvero sulla gelosia, ma la cosa ti è venuta così naturale da farti pensare che non sia un'idea tua, però tu a differenza di Paul McCartney, la spari senza paura.
Eccola che arriva...
La gelosia è un'emozione negativa.

giovedì 12 settembre 2013

Laura


Laura è il nome fittizio -lei ha il terrore di diffondere il suo vero nome, per non parlare del cognome- con cui chiami quella tua amica, non quella del primo post di questo blog, un'altra, che conosci da poco più di due anni e che è entrata sempre più a far parte della tua vita in un modo che non ti saresti mai potuto aspettare.

Ricordi la prima volta che l'hai vista, erano i primi giorni di università e ti fu presentata come "una che prende il nostro treno" da un ragazzo che ora né tu né lei vedete più. Non ti colpì più di tanto. Come ti sbagliavi... Cominciaste a prendere il treno insieme, con quel ragazzo che Dio sa che fine ha fatto e altri che ora non ricordi nemmeno chi fossero. Qualche volta c'era anche l'altra tua amica, si quella del primo post, ma a stento ti ricordavi il suo nome e lo stesso valeva per lei.

Così iniziasti a conoscerla e capire che non era così facile inquadrarla. Ama le strade buie e poco trafficate, tutti i cibi americani, almeno finché non li assaggia e i social network. Vuole disperatamente un iPhone "per pubblicare belle foto su Instagram" ed è sempre a dieta. Cerca senza pace un'attrice che le somigli e ti riempie di foto di ragazze -per te sconosciute- come quella in cima alla pagina, sperando che tu le dica che l'ha trovata. Pensa in inglese e a volte è così che parlate su Whatsapp cercando di capirvi tra un errore di battitura e uno di grammatica.

mercoledì 3 luglio 2013

Dispetti


 Volevi tenerlo segreto per evitare che qualcuno che ti conosce avesse indizi per scoprire la tua vera identità, ma hai deciso di rischiare e lo sbandieri ai quattro venti. Studi architettura e come gli altri 50 ragazzi che seguono con te il Laboratorio di Progettazione 2 sei indeciso se detestare o disprezzare il tuo professore.

 Lo sai, di solito questi sentimenti si nutrono ipocritamente per un professore esigente o semplicemente perché non si ammette di non aver fatto abbastanza, ma qui la questione è diversa -per davvero- qui si rasenta l'illegalità.

 Non ne farai il nome, non ne vale la pena e comunque chi lo conosce sa di chi stai parlando, grazie a Dio ce ne sono pochi come lui. Ricordi la prima impressione, circa tre mesi fa. Lo trovasti col suo dolcevita blu, i capelli bianchi e il microfono in mano -che non hai mai capito se fosse acceso o meno-, seduto sulla cattedra ad aspettare le sue nuove ignare vittime.

 Non ti piacque, senza mezzi termini. Pensasti che fosse un vecchio, presuntuoso, pomposo insegnate universitario, lo bollasti così prima che dicesse una parola e la tua amica, quella dell'altro post, era d'accordo con te.

 Poi qualcosa cambiò, arrivarono gli altri, la lezione cominciò e pensasti di esserti sbagliato, ti sembrò preparato, esperto come professore e come architetto, qualcuno da cui apprendere davvero qualcosa -voce bassa permettendo- durante questo secondo anno piuttosto deludente. Come sbagliavi.

 Parlò per circa un paio d'ore di politica e architettura per poi rivelare quale sarebbe stato lo scopo del corso, il cosiddetto tema d'anno. Progettare un edificio destinato a social housing.

lunedì 1 luglio 2013

Ma... è impazzito o sta scherzando?


Stai tornado da una nuova giornata in facoltà, avevi un po' perso l'abitudine, non di svegliarti prima dell'alba, quello lo fai ogni giorno e non sai perché, ma di prendere il treno un'ora e mezza prima per arrivare a lezione appena in tempo.

 Questo breve corso estivo però ti intrigava già da un po' e, nonostante la tua amica, quella con cui ormai fai praticamente tutto all'università, non sia venuta, hai deciso di andare lo stesso, senza neanche cercare di convincerla. In realtà forse la sua assenza è stata una spinta in più, volevi ricordarti com'è essere solo, volevi scoprire se saresti sopravvissuto e se eri ancora capace di conoscere persone nuove.

 Sorpresa! La solitudine non ti ha ucciso, non ti è piaciuta, ma la puoi gestire e ti ricordi ancora come si avvicina uno sconosciuto -le sconosciute non hai mai dimenticato come incontrarle, la tua tendenza a trovarti più a tuo agio con le persone del sesso opposto è una delle tue tante stranezze particolarità- nel giro di mezz'ora ti trovi a conoscere un tipo con cui probabilmente darai l'esame visto che è un lavoro di gruppo.

 La tua amica, quella che non è venuta, si fa viva, ti chiede come va, le racconti un paio di sciocchezze e le dici che più tardi, tornando, passerai da lei. Non c'è una vera ragione, si, ti piace stare con lei, almeno il più delle volte e sai che piace anche a lei, nonostante il vostro rapporto negli ultimi mesi sia cambiato raffreddandosi un po'. Siete abituati a vedervi spesso, con la scusa dello studio di solito e stavolta erano 4 o 5 giorni che non vi incontravate. Tu sai che nel fine settimana non ci sarai, hai appena prenotato un weekend fuori per te e la tua ragazza -che ti ostini a non definire tale- e in qualche modo ti pesa stare una settimana senza incontrare la tua amica.